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Bilancio di previsione, ANCI e UPI chiedono lo slittamento al 31 marzo

11 GENNAIO 2021

«Con la presente si chiede di valutare un rinvio del termine per l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali per il 2021-2023». Inizia così la lettera che ANCI e UPI hanno inviato al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese. La richiesta di ANCI e UPI per conto di Comuni e Province scaturisce da una serie di concomitanti circostanze. «La recrudescenza dell’emergenza epidemiologica nell’ultimo trimestre del 2020 e le numerose scadenze accumulatesi in questo periodo, tra cui l’approvazione del Piano economico-finanziario rifiuti 2020 in base al metodo ARERA per i Comuni che hanno optato per il rinvio a fine anno a norma dell’art. 107, co. 5 del dl n. 18 del 2020 e la regolamentazione necessaria per l’avvio del nuovo “Canone unico” la cui proroga non è stata ritenuta meritevole di considerazione, determinano una situazione di notevole criticità».

Inoltre, aggiungono ANCI e UPI, la scadenza attualmente fissata al 31 gennaio 2021 «renderebbe impossibile per molti enti locali pervenire ad una formulazione corretta delle previsioni e degli atti propedeutici concernenti le entrate tributarie e patrimoniali».

Per questo motivo, connessa anche a una precaria previsione delle entrate stante il perdurare dell’emergenza pandemica, si chiede «una proroga del termine in oggetto al 31 marzo 2021, da sottoporre al parere della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali del 14 gennaio 2021.»