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Lavoro e politiche sociali: le novità introdotte dal Decreto Rilancio

Emergenza Coronavirus: le misure per la ripresa

25 MAGGIO 2020

Il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto Rilancio), varato dal Governo per far fronte alle difficoltà di famiglie, lavoratori e imprese a causa dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

 
Nello specifico, in materia di lavoro e politiche sociali, il Decreto Rilancio estende e potenzia alcune misure già introdotte con il Decreto “Cura Italia”, come il congedo parentale, i permessi ex art. 33 della legge 104/1992, i bonus baby sitter, la cassa integrazione “COVID-19″, la sospensione dei licenziamenti. Il provvedimento introduce nuove misure, quali il Reddito di Emergenza (REM), il bonus per i lavoratori domestici e la proroga per le indennità NASPI e DIS-COLL.
 
Come si legge nel comunicato emesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, viene inoltre confermata e rimodulata anche l’indennità di 600 euro. Estesa e modificata negli importi, alle seguenti categorie di lavoratori, che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività o il rapporto di lavoro:
– ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS;
– ai lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS;
– ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO);
– ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
– ai lavoratori dipendenti stagionali del turismo;
– ai lavoratori del settore agricolo;
– ai lavoratori iscritti al FPLS;
– ai lavoratori intermittenti;
– ai lavoratori dipendenti stagionali;
– ai lavoratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione.