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Congedo Coronavirus: disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati

Limiti temporali all'utilizzo dei congedi: tutti i chiarimenti nel parere del Dipartimento della Funzione pubblica

21 DICEMBRE 2020

L'effettiva parificazione tra lavoratori pubblici e privati, in materia di congedi straordinari destinati ai genitori di figli minori introdotti dalla normativa di contrasto al Coronavirus, potrebbe ottenersi solo attraverso uno specifico intervento normativo, in sede di conversione del decreto legge n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio). Ciò è quanto ha chiarito il Dipartimento della Funzione pubblica, in un parere relativo all'applicazione dei congedi parentali speciali disciplinati dal decreto legge n. 18/2020 (Decreto "Cura Italia").

Il problema nasce dalla differente disciplina riservata ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai quali parrebbe imposto un termine di fruizione dei 30 giorni complessivi di congedo, retribuito al 50%, dunque abbreviato rispetto ai lavoratori privati. Infatti l'art. 72 del decreto legge n. 34/2020, ha modificato l'art. 23, rivolto ai privati, del citato decreto n. 18/2020, disponendo che i congedi parentali possano essere goduti fino al 31 luglio 2020. Quest'ultima previsione difficilmente può ricomprendere i lavoratori nel settore pubblico.