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Approvato al Senato il ddl semplificazioni

Cosa cambia con il Ddl Semplificazioni: procedimenti più semplici e digitale

13 OTTOBRE 2025

Il Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di legge sulle Semplificazioni, un passo decisivo per rendere la Pubblica Amministrazione più veloce ed efficiente.

Il cosiddetto “Ddl semplificazioni” tratta l’ostica burocrazia amministrativa con l’obbiettivo di semplificare e digitalizzare i procedimenti in materia di attività economiche e servizi a favore di cittadini e imprese. Il disegno di legge è stato approvato con 86 voti favorevoli, 48 contrari e sette astensioni.
Il provvedimento, composto da 73 articoli, interviene su una pluralità di settori: sanità, scuola, edilizia, turismo, digitalizzazione e Pubblica Amministrazione.
Tra le novità più attese, l’estensione dei servizi offerti dalle farmacie, che potranno ora somministrare vaccini a persone con più di 12 anni e gestire, per conto dei cittadini, la scelta del medico di base o del pediatra convenzionato con il Servizio sanitario regionale.
Per la scuola, viene istituita una piattaforma unica che consentirà di acquisire dati e documenti necessari per l’iscrizione ai cicli di istruzione, riducendo gli oneri per famiglie e istituti. Mentre nel settore turistico, vengono introdotte misure per snellire il reclutamento del personale marittimo e proroghe per continuare a utilizzare dehors e spazi esterni, in attesa della revisione organica della disciplina. Vengono anche revisionate le procedure gestite dagli sportelli unici per l’immigrazione e dai Comuni per facilitare l’inserimento lavorativo dei migranti formati. Tutti questi interventi convergono verso un obiettivo comune: ridurre il tempo medio dei procedimenti e facilitare la relazione diretta tra Amministrazione e utente. Secondo il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, il provvedimento si inserisce in una strategia di semplificazione sistematica che ha già portato alla revisione di circa 400 procedure, grazie anche al contributo dei cittadini attraverso la consultazione pubblica “La tua voce conta”.
 
- LEGGI IL COMUNICATO SUL SITO DEL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE;
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