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Sbloccacantieri, Province: i nodi prioritari

Le dichiarazioni dei vertici UPI

3 GIUGNO 2019

Nella Conferenza Unificata della scorsa settimana, dove si è trattato del Decreto Sbloccacantieri, diverse sono state le menzioni positive rispetto agli emendamenti già accolti e allo stato attuale della legge. “Ma restano ancora alcune priorità su cui chiediamo l’attenzione del Parlamento”, ha affermato il rappresentante dell’UPI Antonio Pompeo, Presidente della Provincia di Frosinone. Diverse le richieste avanzate, dall’abolizione dell’Albo ANAC dei commissari di gara agli incentivi per la progettazione.

 
Le misure più urgenti
Consideriamo essenziale – ha detto poi Pompeo – che il decreto preveda la qualificazione delle Stazioni Uniche Appaltanti provinciali e metropolitane per favorire il ricorso a queste strutture da parte dei Comuni e degli enti locali del loro territorio. Si tratta di una misura di semplificazione che avrebbe effetti estremamente positivi nella riduzione dei tempi e del contenzioso negli appalti pubblici. Per questo chiediamo di rafforzare la struttura tecnica di queste stazioni appaltanti attraverso l’accelerazione delle procedure di assunzione delle 120 unità di personale tecnico qualificato, assegnato alle Province dalla Legge di bilancio 2019, prevedendo che siano le Province stesse ad assumere questo personale, al di fuori dei limiti ora previsti.
 
Le Province hanno le capacità, abbiano anche le risorse
Una conclusione di segno positivo ha accompagnato il discorso del rappresentante dell’UPI. “Crediamo che le Province abbiano tutte le potenzialità per contribuire alla ripresa degli investimenti locali. Per questo chiediamo di potere avere gli strumenti necessari per sostenere, per la nostra parte, la crescita del Paese”.