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Recovery Plan: solo una PA più incisiva garantisce un utilizzo ottimale delle risorse europee

Il presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, individua in un’intervista i settori per i quali è auspicabile l’intervento del legislatore

16 FEBBRAIO 2021

La ricetta per ottenere una Pubblica Amministrazione performante e moderna sembra, almeno sulla carta, evidente: come affermato dal presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi in una recente intervista rilasciata al Sole 24 Ore, non si potrà prescindere da una serie di modifiche strutturali al fine di convogliare al meglio le risorse derivanti dal Recovery Plan.

Appare sicuramente imprescindibile, nel campo delle infrastrutture, la riduzione delle stazioni appaltanti, affidandone però la gestione a personale qualificato; lo stesso codice degli appalti necessita di una revisione intelligente e mirata, volta a renderlo uno strumento agile e di immediata fruizione. La rilettura procedurale, inoltre, dovrebbe riguardare anche le Valutazioni di impatto ambientale e le Valutazioni di impatto sulla salute (rispettivamente, VIA e VIS). Oltre a ciò, è preferibile riservare l’intervento dei commissari straordinari, nell’opinione di Patroni Griffi, a poche opere pubbliche la cui realizzazione è necessaria. Infine un accenno ai rapporti tra Stato e Regioni, per i quali è necessario dare nuova linfa al principio di leale collaborazione, evitando di devolvere le questioni di volta in volta al giudice amministrativo. Per il presidente del Consiglio di Stato, insomma, quella che l’Italia si prepara a gestire è una situazione unica. Un momento in cui giocare le proprie carte come sistema Paese con grande responsabilità.