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Le questioni intorno all'App IO: relazione tecnica del Garante della Privacy

Prosegue lo scontro tra Autorità Garante e Ministero per la Transizione Digitale in relazione ai supposti difetti di programmazione dell'app IO

15 GIUGNO 2021

Continua lo scontro tra il Garante per la protezione dei dati personali e PagoPA s.p.a. in relazione ai supposti difetti di programmazione dell’app IO. La scorsa settimana infatti l’Autorità ha disposto il blocco di alcuni trattamenti effettuati mediante l’app che prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel, in quanto implicherebbero un ingente trasferimento di dati sensibili verso paesi terzi.

Secondo il Garante, il trattamento scorretto avviene in assenza in un’adeguata informazione a favore degli utenti e soprattutto senza il loro consenso. PagoPA è corsa subito ai ripari e, assieme al Ministero per la Transizione tecnologica, ha diffuso un comunicato in cui smentisce le accuse rivolte dal Garante sostenendo il corretto funzionamento del portale: a riprova di ciò la stessa Autorità avrebbe autorizzato il prosieguo di tutti i servizi disponibili sull’APP tra cui il Cashback e il Bonus Vacanze, ancora disponibili per gli utenti, proprio alla luce dell’aderenza con la normativa del GDPR. Al fine di consentire quanto prima la diffusione, nonché l’utilizzo, del Green Pass nell’ambito dell’APP IO, la società e il Dipartimento per la Transizione digitale hanno avviato un percorso di collaborazione con il Garante per verificare i dettagli giuridici e tecnici del provvedimento e, in caso, apportare le necessarie modifiche all’applicazione. Nel frattempo però l’Autorità, rispondendo alla smentita congiunta di PagoPA e Ministero, ha ribadito le motivazioni del provvedimento diffondendo la relazione tecnica alla base della determinazione assunta.