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Enti Locali: ok a 15mila assunzioni in più per attuare i progetti del Recovery Plan

Decaro: “Accolto l’appello dell’ANCI, introdotto uno spazio extra nei limiti di spesa, i Comuni potranno finalmente assumere personale per non vedere sfumare i 40 miliardi assegnati dal PNRR”

6 DICEMBRE 2021

Al termine di un incontro a palazzo Chigi, alla presenza dei ministri Franco, Gelmini, Carfagna e Brunetta e del sottosegretario alla presidenza del consiglio Garofoli, il presidente dell’ANCI Antonio Decaro ha commentato positivamente le aperture del Governo per un rafforzamento della capacità amministrativa dei Comuni necessaria alla realizzazione dei progetti del Recovery Plan (PNRR).

Il Governo ha accolto l’allarme lanciato dall’Assemblea ANCI di Parma – ha spiegato Decaro – e ha definito un pacchetto di interventi che potranno consentire ai Comuni un parziale recupero della gravissima perdita di personale causata dalla crisi e dalle politiche di austerità, che è stata di oltre il 20 per cento negli ultimi dieci anni, cioè circa 120mila unità”.

“Con un emendamento al decreto legge 6 novembre 2021, n. 152 sul PNRR, attualmente in fase di conversione alla Camera, per i Comuni italiani sarà possibile assumere, sulla base delle proprie disponibilità finanziarie, fino a 15mila persone con qualifiche non dirigenziali, grazie al riconoscimento di uno spazio ulteriore in deroga ai vincoli che attualmente limitano la capacità di assunzione dei Comuni a parametri fermi al 2009”. In concreto, pertanto, un emendamento al decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, che entrerà nel vivo dell’esame alla Camera questa settimana, spalanca le porte dei Comuni a 15mila assunzioni di tecnici a tempo determinato per l’attuazione dei progetti del Recovery Plan.
Il correttivo introduce uno spazio extra nei limiti di spesa, che misurano le possibilità assunzionali degli Enti locali in base al rapporto fra entrate stabili e costo degli stipendi. E soprattutto offre una risposta concreta al grido lanciato a più riprese dai sindaci sul rischio di veder sfumare gran parte dei 40 miliardi assegnati dal PNRR agli Enti locali per impossibilità di attuare interventi e investimenti con una struttura amministrativa che negli ultimi dieci anni hanno perso il 20% del personale.