L’INPS ha avviato una serie di verifiche sui contribuiti che gli Enti locali hanno versato per i dipendenti dagli anni Novanta in poi. All’origine dei controlli, secondo quanto evidenziato dal direttore dell’ANCI Toscana, Simone Gheri, ci sarebbe “un problema legato alle banche dati dell’istituto di previdenza“, che rischia di mettere potenzialmente a rischio “le risorse del PNRR”.

 

“L’INPS – evidenzia Gheri – impone di fare tutto entro 90 giorni quando in realtà si tratta di recuperare dati che a noi risultano regolarmente inviati all’INPS a suo tempo, ma che l’ente non ritrova. Va precisato infatti che nella gran parte dei casi non siamo di fronte a soldi non versati, ma che l’INPS non riesce a rintracciare nelle proprie banche dati”.

 

Secondo l’ANCI, si viene dunque a creare un empasse burocratico, considerando che “se il Comune in questione non ottempera alla richiesta, rischia di vedersi arrivare un Durc (il documento unico di regolarità contributiva ndr) negativo. E questo, a sua volta, pone gli Enti in difficoltà nell’incasso dei finanziamenti PNRR e li porta ad avere molte altre problematiche che in questo momento davvero non possiamo permetterci di affrontare”.

 

Come riferito dall’ANCI, le somme contestate raggiungono importi considerevoli, fino ad arrivare a 1,3 milioni di euro nel caso del Comune di Pisa.