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Il funzionamento del consiglio comunale

La gestione dei lavori del consiglio, ma anche il rispetto delle prerogative dei consiglieri finalizzate al corretto esercizio del munus pubblico, costituiscono aspetti centrali per garantire il corretto funzionamento della democrazia locale

2 MAGGIO 2024

Volendo procedere ad una schematizzazione delle prerogative del consigliere, potremmo tentare di effettuare la seguente differenziazione:

- strumentali allo svolgimento delle proprie funzioni, ricomprendendo in tale ambito sia le istanze di accesso relative ad atti ed informazioni utili all’esercizio del mandato, sia quelle connesse con le regole sulla convocazione delle sedute e sul deposito degli atti;
- propositive rispetto ai lavori del consiglio comunale, riconducendo a tale categoria la richiesta di convocazione del consiglio, le proposte di deliberazione e il diritto di presentare interrogazioni, mozioni e altri atti di sindacato ispettivo;
- funzionali alla formazione della volontà dell’organo collegiale, ricomprendendo in tale categoria tutte le prerogative del consigliere connesse con l’esame di una proposta di deliberazione, inserendo in tale gruppo la partecipazione alle sedute delle commissioni consiliari, la possibilità di presentare emendamenti, gli interventi nel corso della seduta e l’espressione del proprio voto.
Le soluzioni esposte nei pareri del Ministero dell’Interno tengono ovviamente conto del fatto che la disciplina di dettaglio applicabile in ciascun ente è indicata nel regolamento comunale per il funzionamento del consiglio comunale. L’art. 38 del TUEL prevede, infatti, che il funzionamento del consiglio, nel quadro dei principi stabiliti dallo Statuto, sia disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta, che prevede, in particolare, le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento consiliare è atto fondamentale per la disciplina di tutti gli aspetti relativi al funzionamento del consiglio.