
Presentata alla Camera la relazione annuale ANAC sull’attività anticorruzione 2024
Il documento è stato illustrato dal presidente dell’Autorità, Giuseppe Busìa: focus su ritardi del PNRR, frazionamento artificioso degli appalti e conflitti di interesse
20 MAGGIO 2025
Il presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa, ha tenuto nella giornata di martedì 20 maggio, alla Camera dei deputati, la relazione annuale al Parlamento dell’attività svolta dall’Autorità Anticorruzione nel 2024. Tra i temi affrontati i ritardi del PNRR, dove in alcuni settori la spesa è inferiore al 30% delle risorse destinate; la preponderanza degli affidamenti diretti, pari al 98% dell’acquisto di servizi e forniture; il calo rilevante di appalti di lavori nel 2024 con una riduzione del 38,9%; “l’eccesso di frazionamento artificioso degli appalti per rimanere al di sotto delle soglie di legge, dietro cui sovente si nascondono sprechi e infiltrazioni criminali e mafiose”, ha sottolineato il presidente dell’ANAC.
Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di 271,8 miliardi di euro per un totale di 267mila procedure di gara, con una flessione del -4,1% sul 2023 e del -7,3% sul 2022.
Le tipologie di forniture maggiormente acquistate nel 2024 sono quelle di prodotti farmaceutici che aumentano rispetto al precedente anno del 37,2% per un valore di più di 40 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
Il presidente Busìa ha poi stigmatizzato i troppi casi di conflitto d’interessi in Italia, i vuoti di tutela lasciati dall’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, le recenti riduzioni di tutele a garanzia dell’inconferibilità mettendo in discussione la separazione fra politica e gestione, la grave carenza di una organica disciplina delle lobby, l’indebolimento delle garanzie amministrative poste a presidio dell’indipendenza e correttezza dell’agire pubblico.