News

La mancata approvazione dell’ipotesi di bilancio in riequilibrio dell’ente in dissesto da parte del consiglio rende legittimo il suo scioglimento

La sentenza della Corte Costituzionale 1° luglio 2025, n. 91

2 LUGLIO 2025

Mediante la sentenza n. 91 del 2025, la Corte Costituzionale ha confermato la piena legittimità dell’automatismo che conduce allo scioglimento del consiglio comunale in caso di mancata approvazione, entro i termini previsti, del bilancio in riequilibrio. La decisione, resa nota il 1° luglio, respinge le censure sollevate dal TAR Campania sull’art. 262, comma 1, del Testo unico degli enti locali (TUEL).

 
Secondo la Consulta, la norma disegna un meccanismo chiaro e oggettivo, immune da arbitri e coerente con i principi di responsabilità amministrativa. Il mancato rispetto degli impegni di bilancio mina il rapporto fiduciario tra elettori e amministratori, compromettendo la legittimità democratica stessa dell’organo consiliare.
 
Lo scioglimento, in questa prospettiva, non è una sanzione punitiva, ma una misura di tutela dell’interesse pubblico, volta a salvaguardare l’equilibrio finanziario dell’ente e a garantire il buon andamento amministrativo sancito dall’articolo 97 della Costituzione. Un’amministrazione inadempiente – ribadisce la Corte – non può continuare a esercitare legittimamente il proprio mandato.