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Alienazione del patrimonio immobiliare: i limiti alla potestà regolamentare dei Comuni

Parere del Ministero dell’Interno (Dip. Affari Interni e Territoriali), 11 luglio 2025

16 LUGLIO 2025

Una Prefettura ha trasmesso al Ministero dell’Interno la richiesta di un sindaco circa la possibilità, per un Ente locale, di ampliare nel regolamento comunale la platea dei soggetti esclusi dalla partecipazione alle aste per la vendita di immobili di proprietà pubblica. In particolare, il sindaco chiedeva se fosse legittimo prevedere ulteriori cause di esclusione rispetto a quelle stabilite dall’art. 1471 del codice civile, invocando esigenze di trasparenza e prevenzione delle controversie. Il regolamento comunale oggetto di esame inseriva, tra i soggetti esclusi, anche parenti degli amministratori comunali fino al quarto grado e dipendenti pubblici coinvolti nella procedura di stima o vendita.

Il Ministero dell’Interno (Dip. Affari Interni e Territoriali), mediante parere datato 11 luglio 2025, ha chiarito che i Comuni non possono esercitare potestà normativa in ambiti riservati alla competenza esclusiva dello Stato, come stabilito dall’art. 117, comma 2, lettera l) della Costituzione. Il potere regolamentare degli Enti locali, infatti, è limitato all’organizzazione interna e all’esercizio delle funzioni amministrative proprie. In materia di contratti pubblici e procedure di alienazione, i riferimenti vincolanti restano l’art. 1471 del codice civile e la normativa penale correlata (artt. 32, 32-ter e 32-quater c.p.), che disciplinano tassativamente i casi di incapacità o divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.