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Relazione annuale del Garante Privacy: i progressi su cui vigilare

Presentata la relazione sull’attività svolta nel 2024 dal Garante per la Protezione dei Dati Personali. All’interno anche alcune linee guida per la Pubblica Amministrazione

14 LUGLIO 2025

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato martedì 15 luglio la relazione sull’attività svolta nel quinto anno di mandato del Collegio (2024). Oltre alle tematiche orami consolidate dal GPDP: il contrasto al telemarketing aggressivo, la tutela dei soggetti più vulnerabili e la protezione dei dati sanitari, la relazione si è concentrato sulle nuove esigenze che la transizione digitale richiede: gli interventi fatti riguardano l’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa, i modelli “pay or ok” e l’addestramento dei sistemi di IA tramite web scraping.

La protagonista dell’anno è stata l’Intelligenza Artificiale e con lei, il grande obiettivo del GPDP: far convivere le nuove tecnologie con le leggi sulla Privacy; poter quindi implementare i settori della vita pubblica e privata con le nuove funzionalità dell’IA tutelando i diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale. Indispensabile scongiurare alcuni fenomeni in continua crescita generati dall’utilizzo inconsapevole e/o illecito dei nuovi strumenti digitali come revenge porn, cyberbullismo e deep fake (creazioni artificiali con l’IA e algoritmi); anche per evitare che questi creino il fallace pregiudizio che le nuove tecnologie siano dannose a priori.
Con data breach si definisce una violazione dei dati, nello specifico qualsiasi “incidente di sicurezza” in cui dati sensibili, protetti o riservati vengono acceduti, copiati, rubati, divulgati, persi, modificati o distrutti da persone non autorizzate. I data breach notificati nel 2024 salgono a 2.204; di questi 498 casi hanno riguardato il settore pubblico, in particolare i Comuni, gli istituti scolastici e le strutture sanitarie. I 1.706 casi rimanenti sono stati riscontrati nel settore privato coinvolgendo PMI e professionisti ma anche grandi società del settore energetico, bancario, dei servizi e delle telecomunicazioni.