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Intelligenza Artificiale: il diritto a vivere senza

Dopo la legge sull’utilizzo dell’AI, ora la tutela alla vita senza prompt

16 OTTOBRE 2025

È ormai prassi che accedendo a un qualsiasi programma di scrittura sul pc, esploda un pop up che ci domanda se vogliamo un supporto per sintetizzare, elaborare, riformulare il contenuto. I motori di ricerca ai nostri quesiti offrono sempre una prima panoramica assistita dall’intelligenza artificiale e una volta rincasati capita di sentire i nostri parenti dialogare con gli assistenti vocali per accendere o spegnere le luci di casa mentre un robot automatizzato sta pulendo i pavimenti. Vent’anni fa sarebbe stato una distopia cinematografica, ora, è la quotidianità. L’Italia ha primeggiato conquistandosi il posto di primo Stato con una legge nazionale sull’AI, entrata in vigore il 10 ottobre scorso, ma è ancora possibile immersi in questo mondo digitale, vivere senza AI? E chi tutela il diritto di coloro che vogliono rinunciarvici?

L’articolo 13 della legge n. 132 evidenzia la responsabilità di qualsiasi Ente, professionista o settore che adoperi l’AI nell’informare con linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo il fruitore dell’eventuale uso e della specifica modalità d’uso dell’intelligenza artificiale.