CCNL Funzioni Locali 2022-2024: i risultati ottenuti con la firma
Un’analisi di tutto quel che si è guadagnato e di quello che si rischia di perdere con il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’area delle Funzioni Locali
4 NOVEMBRE 2025
3 novembre 2025, una data da segnare sul calendario, dopo mesi di immobilismo e reticenze, ieri è stato siglato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’area Funzioni Locali inerente al triennio 2022-2024. Decisiva la firma della Uil che si è sottratta allo stallo unendosi a Csa e Cisl, Cgil non ha firmato definendo la proposta inaccettabile. Sono circa 340mila dipendenti di Comuni e Città Metropolitane che aspettavano da mesi questo momento in quel che è il tassello più fragile del lavoro pubblico.
Sembra aprirsi, scrive in un comunicato la Uil, “una fase di rinnovata attenzione verso gli Enti locali, con l’auspicio che non restino più ai margini della Pubblica Amministrazione“.
Il contratto prevede incrementi retributivi medi mensili lordi di circa 140 euro. La firma della Uil, incentivata dal fondo disposto dalla nuova Legge di Bilancio, arriva a una condizione: il rinnovo del successivo triennio contrattuale 2025-2027 concretizzato nell’impegno della controparte di mettere a disposizione le risorse per la tornata contrattuale successiva entro il prossimo anno così da garantire solidi aumenti in busta paga. L’impegno prevede entro il 2026 l’anticipo delle somme relative al rinnovo del CCNL 2025-2027 integrate del Fondo aggiuntivo di 100 milioni inserito nella Legge di Bilancio 2026, a valere sul rinnovo contrattuale 2025-2027.