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Cittadinanza italiana: il referendum è ammissibile

La sentenza della Corte Costituzionale n. 11 del 7 febbraio 2025

17 FEBBRAIO 2025

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 11 del 7 febbraio 2025, ha esaminato la richiesta referendaria volta ad abrogare, congiuntamente, l’intero articolo 9, comma 1, lettera f), della legge numero 91 del 1992 e, limitatamente ad alcune parole, l’articolo 9, comma 1, lettera b), in materia di cittadinanza. L’istanza referendaria mira a ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale necessario per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea al fine di poter presentare domanda di cittadinanza italiana. La pronuncia della Corte si è concentrata sulla valutazione dell’ammissibilità del quesito referendario, tenendo conto della sua chiarezza e della sua conformità ai principi costituzionali.
La Corte Costituzionale ha ritenuto il quesito referendario ammissibile, evidenziandone la chiarezza e l’univocità. Secondo la Corte, la scelta proposta agli elettori riguarda un elemento specifico e ben delineato: il numero di anni di residenza legale richiesti per poter presentare domanda di cittadinanza italiana. L’eventuale riduzione del periodo di residenza non incide sugli altri requisiti già previsti dalla normativa vigente, quali la conoscenza della lingua italiana e il carattere discrezionale della concessione della cittadinanza.