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Luci spente nei Comuni: cresce l’adesione all’iniziativa dell’ANCI

Caro bollette e spesa corrente degli Enti locali: l’allarme lanciato dai sindaci

9 FEBBRAIO 2022

Crescono vertiginosamente le adesioni all’iniziativa lanciata dall’ANCI e dal presidente Decaro che si manifesta nello spegnere, in segno di protesta simbolica, palazzi e simboli cittadini per far sentire la voce dei sindaci contro il caro bollette. Una protesta che si concretizzerà domani 10 febbraio quando verranno spente le luci in piazze e monumenti cittadini, come annunciato dal primo cittadino di Reggio Emilia, Luca Vecchi, che oscurerà per mezz’ora le luci del Ponte di Calatrava.

“Viviamo un paradosso – ha spiegato Vecchi in una intervista rilasciata a Radio Rai 1 – per cui da una parte intercettiamo ingenti risorse dal Recovery Plan e quindi sugli investimenti e dall’altra ci troviamo a dover spendere di più nella spesa corrente, che è quella con cui gestiamo il quotidiano. L’innalzamento del costo dell’energia – ha aggiunto il delegato al welfare dell’ANCI – riguarda tanto il piccolo Comune quanto le grandi città. Si tratta di un problema trasversale che va assolutamente affrontato e risolto”.
Altri sindaci dell’Emilia Romagna si sono aggiunti a Vecchi che, come presidente dell’ANCI regionale, si è fatto promotore dell’iniziativa sul territorio. I primi cittadini emiliano-romagnoli, tra cui Gian Luca Zattini di Forlì, Michele de Pascale di Ravenna e Daniele Bassi di Massa Lombarda, hanno scritto e inviato una lettera ai parlamentari locali chiedendo loro di intervenire sul problema delle bollette. “La mancata istituzione di un Fondo per la compensazione dei maggiori oneri sostenuti dagli Enti locali per l’incremento dei costi dell’energia elettrica e del gas – denunciano – rischia di portare all’interruzione dei servizi pubblici”. Alla protesta si stanno aggiungendo man mano altri sindaci come Federico Pizzarotti di Parma, Matteo Ricci di Pesaro. A Imola il sindaco già denuncia ripercussioni sulle famiglie. “Abbiamo già ricevuto segnalazioni di famiglie, imprese e realtà sportive e sociali – dichiara il Marco Panieri – che hanno ricevuto bollette con aumenti spropositati, che mettono in grave difficoltà i bilanci familiari e minano la possibilità delle suddette realtà di proseguire la propria attività”. “Questo vale anche per gli stessi Comuni, che devono comunque garantire i servizi ai cittadini e ‘metterli al riparo dalle conseguenze di simili aumenti.