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Abusi edilizi, acquisizione gratuita in conseguenza di inottemperanza all’ordine di demolizione

Il Consiglio di Stato, Sez. II, con sentenza n. 5132 del 22/6/2022 è intervenuto sui termini per la presentazione della domanda di accertamento di conformità

1 LUGLIO 2022

di Valeria Tarroni

(Consiglio di Stato, sez. II, sentenza n. 5132 del 22/6/2022)

Seppure è vero che l’acquisizione gratuita opera di diritto a seguito dell’inottemperanza all’ordine di demolizione, in via generale ai sensi dell'art. 31, comma 4, d.P.R. n. 380 del 2001 il titolo per l'immissione in possesso del bene e per la trascrizione nei RR.II. è costituito dall'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione a demolire un manufatto abusivo.

Per tale atto deve intendersi non il mero verbale di constatazione di inadempienza all’ordine di demolizione redatto dai Vigili che ha carattere meramente endoprocedimentale e dichiarativo delle operazioni effettuate durante l’accesso ai luoghi, ma occorre invece il formale atto di accertamento adottato dall’autorità amministrativa che, facendo propri gli esiti del mero verbale, sancisce l’effetto acquisitivo e costituisce, previa notifica all’interessato, titolo per l'immissione in possesso del bene e per la trascrizione nei RR.II..

Solo a seguito di quest’ultimo atto formale di accertamento di inottemperanza ed acquisizione dell’area avviene il trasferimento gratuito della proprietà dell’area al patrimonio del comune.

In conclusione

Il privato può presentare domanda di accertamento di conformità anche dopo il decorso del termine di 90 giorni di cui all’art. 31, comma 3, del D.P.R. 380/2001 e fino a quanto l’Amministrazione non abbia portato a termine il procedimento sanzionatorio e dunque abbia accertato formalmente l'inottemperanza all'ordine di demolizione e disposto la conseguente acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale.

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