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Concessioni balneari, la segnalazione ANAC a Parlamento e Governo

L’ANAC è intervenuta con un atto di segnalazione in relazione al discusso tema delle concessioni di beni demaniali, come la gestione delle spiagge e dei servizi balneari
 

3 OTTOBRE 2022

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) è intervenuta con un atto di segnalazione (n. 4 datato 6 settembre 2022) in relazione al discusso tema delle concessioni di beni demaniali, come la gestione delle spiagge e dei servizi balneari.

Le indicazioni dell’ANAC
Alla luce della recente approvazione della Legge delega sulla Concorrenza (n. 118 datata 5 agosto 2022), l’Autorità ha sottoposto al Legislatore alcune indicazioni finalizzate a rafforzare gli obiettivi di concorrenza, semplificazione e trasparenza perseguiti dalla delega.
In questa direzione l’ANAC ha richiamato l’applicazione del codice degli appalti alle ipotesi di contratti misti di concessioni, nei casi in cui il contratto di balneazione comporti una concessione di servizi o di lavori pubblici. Ha chiesto di prevedere l’emanazione da parte di ANAC di documenti tipo relativi alle procedure di affidamento dei beni demaniali; e inoltre di prevedere la possibilità per gli enti concedenti dei beni demaniali di stipulare con l’Autorità stessa protocolli di vigilanza collaborativa.
In ultima battuta, l’Autorità ha chiesto di assicurare il coordinamento e l’interoperabilità del registro dei regimi concessori dei beni pubblici con la banca dati nazionale dei contratti pubblici, e con il Portale unico della Trasparenza, che l’ANAC stessa sta predisponendo.