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“Il PNRR non va cambiato, ma ritoccato e rivisto”

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini dichiara: "Occorre rivedere tempi e prezzi". Extracosti e codice degli appalti al centro del confronto Governo-ANCE
 

9 DICEMBRE 2022

Il PNRR, secondo Matteo Salvini, “continua a essere un qualcosa che va non cambiato, ma ritoccato, rivisto“. Il ministro delle Infrastrutture ritiene “assolutamente ambizioso chiudere tutte le opere e rendicontarle entro il 2026”. Motivo per cui “occorre rivedere tempi e prezzi“. Queste le parole di Salvini alla IX edizione del convegno “How can we governe Europe?”. Come riportato da Il Sole 24 Ore, nella stessa sede il ministro ha parlato anche del progetto per il Ponte di Messina: “si farà e costerà 8-9 miliardi”. Quanto al PNRR, per Salvini – rileva Il Sole 24 Ore – occorre “aggiornare tempi e costi delle opere, lasciando per ora il programma come è”.

Salvini ha già avuto un primo confronto con la presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio. All’ordine del giorno: codice degli appalti, degli extracosti delle opere infrastrutturali. “Per noi – ha detto la presidente – è prematuro dire ora cosa va stralciato dal PNRR. Ci vuole almeno un altro anno di lavoro per capire quali siano le opere effettivamente in ritardo. Decisioni premature non aiutano certo la realizzazione del Piano”. Tra i nodi da sciogliere c’è proprio quello riguardante il codice degli appalti, considerato un tema prioritario dalle imprese ma anche qualcosa che preoccupa il comparto produttivo e professionale legato al mondo dell’edilizia. Entro metà dicembre, ha affermato Salvini, dovrebbe avvenire il primo passaggio in Consiglio dei Ministri. Su questo fronte, l’ANCE ha rimarcato la necessità di una “interlocuzione per dare una diversa impostazione al codice”.