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Opere di urbanizzazione a scomputo nell’ambito degli strumenti attuativi dello strumento urbanistico generale

Il Ministero Infrastrutture e Trasporti risponde ad un quesito riguardante le opere di urbanizzazione funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica del territorio

29 DICEMBRE 2023

di Valeria Tarroni

Quesito:
Nell’ambito degli strumenti attuativi dello strumento urbanistico generale, in relazione alle opere di urbanizzazione funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica del territorio, si chiede se il privato, operando in regime di convenzione, possa assumere la funzione di Stazione Appaltante relativamente alle procedure per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primarie sopra soglia e secondarie a scomputo totale o parziale del contributo di costruzione. La difficoltà di interpretazione nasce dal fatto che: • l’art. 13 al comma 7 prevede espressamente che “le disposizioni del codice si applicano, altresì, all’aggiudicazione dei lavori pubblici da realizzarsi da parte di soggetti privati, titolari di permessi di costruire (…)” e rimanda all’allegato I.12 per le modalità di affidamento delle opere di urbanizzazione a scomputo del contributo di costruzione; • gli artt. 2 e 3 dell’allegato I.12, tuttavia, fanno riferimento solo al caso in cui sia l’Amministrazione ad indire la gara senza palesare l’ipotesi in cui i privati assumano la funzione di stazione appaltante; • l’art. 2 comma 2 dell’allegato II.4 specifica, tra l’altro, che la qualificazione non è necessaria “per i soggetti privati tenuti all’osservanza delle disposizioni del codice”.

Risposta aggiornata:
La risposta è affermativa. L’apparente contrasto letterale tra la norma primaria di cui all’art. 13, comma 7, del D.Lgs. 36/2023 e la formulazione utilizzata nell’Allegato I.12 deve essere risolto accordando prevalenza all’articolo del Codice rispetto alla formulazione utilizzata nell’Allegato, nonché attraverso una lettura sistematica della complessiva disciplina relativa alla realizzazione delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Tale ricostruzione ermeneutica è supportata tanto dalla disposizione dell’art. 13, comma 7, del Codice, quanto dai commi 2 e 2 bis dell’art. 16 del D.P.R. 380/2001, i quali fanno testuale riferimento ai lavori eseguiti dai soggetti privati. A siffatta interpretazione, inoltre, sembra aderire anche ANAC, come si desume dalle FAQ sulla “Qualificazione delle stazioni appaltanti” aggiornate al 17 maggio 2023. Nel fornire chiarimenti sull’ambito soggettivo di applicazione della qualificazione, l’Autorità annovera, tra i soggetti privati esclusi dalla relativa disciplina “i soggetti privati tenuti solo in parte alla disciplina codicistica sugli appalti come, ad esempio, i titolari di permesso di costruire o di un altro titolo abilitativo, che assumono in via diretta l'esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso (cfr. art. 13, comma 7, e all. I.12 del d.lgs 36/2023)”.