News

La prova dell’edilizia abusiva: oneri e strumenti

L'abusivismo edilizio rappresenta una delle problematiche più persistenti nel tessuto urbano italiano, coinvolgendo non solo le singole realtà locali ma anche l'amministrazione pubblica a livello nazionale
 

6 DICEMBRE 2024

L’abusivismo edilizio rappresenta una delle problematiche più persistenti nel tessuto urbano italiano, coinvolgendo non solo le singole realtà locali ma anche l’amministrazione pubblica a livello nazionale. Un recente pronunciamento del Consiglio di Stato ha ribadito l’importanza dell’onere probatorio riguardante la data di realizzazione dei manufatti abusivi, sottolineando la responsabilità dei privati nell’apportare prove incontrovertibili. Questo articolo esplorerà le implicazioni di tale onere e gli strumenti a disposizione per la sua gestione.
 

La sentenza

La sentenza del Consiglio di Stato n. 8792 del 5 novembre 2024 ha confermato che il privato detiene la responsabilità di dimostrare la data di costruzione di un immobile realizzato abusivamente. Questo compito si rivela spesso arduo, dato che l’Amministrazione non è in grado di monitorare costantemente ogni singolo cambiamento all’interno del proprio territorio. I mezzi probatori che possono essere utilizzati includono documenti come aerofotogrammetrie, mappe catastali e altri dati oggettivi che attestano l’esistenza di una costruzione in un determinato periodo.
 

Conclusioni

Le implicazioni di questa disposizione sono significative sia per i privati che per l’amministrazione. Per i cittadini, l’importanza di conservare documentazione accurata e affidabile diventa essenziale per difendersi in caso di contestazioni. Per l’amministrazione, questo principio rafforza i doveri di vigilanza e controllo, spingendola a una maggiore attenzione nella gestione del territorio e nella repressione degli abusi. Inoltre, l’articolo ha evidenziato come, nonostante l’inerzia possibile da parte degli uffici pubblici, non si traduce automaticamente in un consolidamento delle situazioni abusive, sottolineando la natura permanente dell’illecito edilizio. La corretta gestione delle prove e la responsabilità nel loro impiego definiscono quindi un quadro di maggiore chiarezza e rigore nel trattamento degli abusi edilizi, con un impatto diretto sul rispetto delle normative urbanistiche e sulla qualità della vita nelle città italiane.