Il TAR Basilicata, Potenza, (Sez. I), con la sentenza n. 38 del 15 gennaio 2025 è intervenuto sulla questione riguardante l'installazione di telecamere private, stabilendo che tali dispositivi non sono considerati abusi edilizi e pertanto i Comuni non hanno l'autorità di ordinare la loro rimozione.
12 FEBBRAIO 2025
Il TAR Basilicata, Potenza, (Sez. I), con la sentenza n. 38 del 15 gennaio 2025 è intervenuto sulla questione riguardante l'installazione di telecamere private, stabilendo che tali dispositivi non sono considerati abusi edilizi e pertanto i Comuni non hanno l'autorità di ordinare la loro rimozione. La decisione risponde a un contenzioso in un piccolo comune della provincia di Potenza, dove a un cittadino era stato ordinato di rimuovere non solo alcuni abusi edilizi, ma anche telecamere di videosorveglianza.
Il TAR ha precisato che, sebbene una delle telecamere fosse posizionata in modo tale da riprendere anche uno spazio pubblico, la sua installazione non configura un abuso edilizio secondo il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), che non richiede autorizzazioni paesaggistiche per tali installazioni. Tuttavia, il tribunale ha sottolineato l'importanza di conformarsi alla normativa sulla protezione dei dati personali, come indicato dal Garante Privacy nel suo provvedimento del 12 ottobre 2023, n. 477. Secondo questo provvedimento, le telecamere devono limitare il loro campo visivo esclusivamente alle proprietà private, evitando di inquadrare spazi pubblici o appartenenti a terzi, a meno che non vi sia un accordo preventivo con il Comune.
Questa sentenza rappresenta un chiarimento cruciale sulla distinzione tra le norme edilizie e quelle sulla privacy, ribadendo che eventuali violazioni in ambito di videosorveglianza devono essere gestite secondo le direttive del Garante Privacy e non tramite sanzioni edilizie imposte dai Comuni. Inoltre, il TAR ha riaffermato l'importanza del rispetto del principio di minimizzazione dei dati personali, richiamando la necessità di un bilanciamento adeguato tra la sicurezza individuale e la tutela della privacy.
Infine, è interessante notare che una sentenza precedente del TAR del Lazio, datata 17 marzo 2020 (n. 3316), ha stabilito che l'installazione di telecamere che riprendono spazi pubblici senza l'autorizzazione del Comune può costituire un abuso edilizio, sottolineando la distinzione tra la sorveglianza delle proprietà private e quella degli spazi pubblici, che rimane prerogativa delle autorità comunali e delle forze di polizia.