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Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027: un riconoscimento valorizza il territorio

Le dichiarazioni del sindaco Alessandro Ciriani: “Acceso un faro su un pezzo di Italia che ci consente di uscire da un cono d’ombra e di svelare tutta la nostra identità”  
 

18 MARZO 2025

Con l’assegnazione del titolo di Capitale italiana della Cultura 2027, Pordenone si afferma come un nuovo punto di riferimento nel panorama culturale nazionale. Il progetto vincitore, intitolato “Città che sorprende”, ha convinto la giuria di selezione e il Ministero della Cultura grazie a una visione innovativa e inclusiva. Il sindaco Alessandro Ciriani ha sottolineato come questo riconoscimento rappresenti una svolta per la città, storicamente percepita attraverso stereotipi legati alla sua vocazione industriale e alla presenza di infrastrutture militari.
Pordenone, con questo titolo, esce da un cono d’ombra e si riposiziona come una realtà culturale dinamica e vitale, capace di coniugare tradizione e innovazione. Il contributo di 1 milione di euro assegnato dal Ministero della Cultura permetterà di realizzare un programma articolato di eventi e iniziative, destinato a lasciare un’impronta duratura sul territorio.
 

Una candidatura vincente tra dieci finaliste

Il percorso che ha portato Pordenone alla vittoria non è stato semplice: la città ha dovuto competere con altre nove finaliste, ognuna portatrice di un’identità culturale forte e distintiva. Tra queste, Pompei, La Spezia e Reggio Calabria, insieme ad altre città dal grande valore storico e paesaggistico come Alberobello e Gallipoli.
La proposta di Pordenone si è distinta per la capacità di superare il dualismo tra cultura e impresa, dimostrando come una città dalla vocazione industriale possa al contempo esprimere un’energia culturale inattesa. Il dossier di candidatura ha valorizzato il ruolo di Pordenone come centro di produzione artistica e intellettuale, capace di attrarre un pubblico diversificato attraverso festival letterari, eventi musicali, mostre e iniziative di rigenerazione urbana.
Il titolo di Capitale della Cultura non è solo un riconoscimento simbolico, ma un’opportunità concreta per sviluppare sinergie tra pubblico e privato, rafforzare il tessuto sociale e migliorare la qualità della vita urbana. La presenza dell’ANCI al fianco di Pordenone garantirà che le buone pratiche culturali sviluppate nel 2027 possano diventare un modello replicabile a livello nazionale.
 

Verso il 2027: opportunità e sfide

Ora che il titolo è stato assegnato, inizia il lavoro di costruzione del programma culturale. Le istituzioni locali sono chiamate a elaborare un calendario di iniziative che possa coinvolgere cittadini, imprese e associazioni, trasformando la cultura in un motore di sviluppo economico e turistico.
L’obiettivo principale sarà quello di rendere Pordenone una destinazione culturale riconosciuta, valorizzando il suo patrimonio storico, la vivacità della scena artistica e la capacità di innovazione. La città dovrà anche affrontare la sfida della sostenibilità degli investimenti, affinché i benefici del 2027 possano prolungarsi nel tempo e generare un impatto positivo duraturo.
La nomina di Pordenone come Capitale italiana della Cultura rappresenta, dunque, un’occasione irripetibile per la città e per tutto il Friuli Venezia Giulia. Un’occasione per raccontare una nuova storia, fatta di creatività, partecipazione e crescita, che sorprenderà l’Italia e, forse, anche l’Europa.