Tettoia e pergolato, quando serve il permesso di costruire
Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato (Sez. VI), n. 2603 del 28 marzo 2025, la differenza sostanziale tra pergolato e tettoia è determinata dalla presenza o meno di una copertura fissa e stabile
11 APRILE 2025
Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato (Sez. VI), n. 2603 del 28 marzo 2025, la differenza sostanziale tra pergolato e tettoia è determinata dalla presenza o meno di una copertura fissa e stabile. Il pergolato è una struttura aperta almeno su tre lati e anche superiormente, generalmente costituita da pilastri e travi che sostengono piante rampicanti o semplici elementi decorativi. Questa struttura non comporta una trasformazione stabile del territorio, pertanto, per la sua installazione non è necessario richiedere alcun permesso edilizio.
Tettoia: struttura fissa che modifica il territorio
La situazione cambia radicalmente quando la struttura inizialmente configurata come pergolato viene dotata di una copertura superiore stabile, anche se parziale, come pannelli di legno o altre superfici non facilmente rimovibili. A quel punto, secondo il Consiglio di Stato, essa diventa a tutti gli effetti una tettoia, e di conseguenza soggetta alla normativa urbanistica che richiede espressamente il rilascio del permesso di costruire. Questo perché la presenza di una copertura permanente genera una trasformazione stabile e significativa del territorio.
Le conseguenze pratiche della distinzione
Questa distinzione ha importanti implicazioni pratiche per cittadini e amministrazioni comunali. Una tettoia realizzata senza il necessario permesso può comportare sanzioni amministrative, l’obbligo di demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi. Pertanto, prima di effettuare interventi strutturali, è fondamentale valutare attentamente la tipologia della costruzione per evitare spiacevoli conseguenze legali ed economiche.