Il delegato dell’Associazione dei Comuni: “Bene l’estensione delle agevolazioni agli Enti con meno di 50mila abitanti”
26 MAGGIO 2025
La recente firma del decreto da parte del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che modifica la disciplina degli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), è stata accolta con favore da ANCI.
Il provvedimento estende le agevolazioni ai Comuni con meno di 50mila abitanti, introducendo anche importanti novità: maggiore flessibilità nei tempi di attivazione dei progetti, possibilità di ottenere un anticipo fino al 30% del contributo e l’eliminazione del fattore di riduzione in caso di cumulo con altri incentivi, ora estesa anche alle persone fisiche.
Inoltre, il decreto riconosce l’ammissibilità dei progetti già presentati prima della sua entrata in vigore, previo aggiornamento da parte del GSE delle regole operative. Il testo è attualmente al vaglio della Corte dei conti.
“Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto dal Ministero: mi auguro che l’ascolto delle istanze locali, di cui come associazione ci siamo fatti promotori fin dalle battute iniziali, possa consentire una più agevole e veloce attuazione della misura”, ha dichiarato Mario Conte, sindaco di Treviso e delegato ANCI alle Politiche energetiche.
Conte ha poi aggiunto: “Siamo consapevoli che i Comuni più piccoli hanno bisogno di azioni di accompagnamento e di strumenti concreti, ed è spesso determinante in tal senso l’azione da parte delle Regioni e delle tecnostrutture competenti, se coordinate tra loro”.
E ha concluso: “Il nostro obiettivo è consolidare soluzioni efficaci che contrastino il cambiamento climatico e la disaggregazione sociale nelle grandi città come nelle aree interne. Per questa ragione, siamo impegnati su più fronti con il MASE a beneficio dei Comuni e intendiamo proseguire in questa direzione di fattiva collaborazione. Siamo pronti, come dimostra la risposta all’Avviso CSE 2025, i cui fondi dedicati alle Regioni più sviluppate si sono esauriti nel giro di poche ore. Auspichiamo pertanto – conclude il delegato dell’ANCI – che il ministro riesca ad allocare risorse aggiuntive per le numerose iniziative progettuali presentate, ritenute ammissibili ma non finanziate per assenza dei fondi”.