Raccolta e trasporto rifiuti urbani, la nota ANAC
L’ANAC ha richiesto una revisione delle pratiche contrattuali e ha sottolineato la necessità di una gestione trasparente e conforme alla legge per evitare malversazioni e distorsioni nel processo di affidamento pubblico
19 GIUGNO 2025
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha rilevato irregolarità nella gestione dei contratti per la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani in un comune piemontese. L’ANAC ha sottolineato l’illegittimità degli affidamenti diretti e delle reiterate proroghe, ritenendo che l’affidamento continuativo e frazionato del servizio di esposizione dei cassonetti porta a porta violasse il principio di programmazione adeguata e trasparente degli appalti. Il frazionamento artificiale dei contratti è stato utilizzato per mantenere gli appalti sotto la soglia di 140.000 euro, eludendo le procedure di gara.
L’Autorità ha evidenziato che tale comportamento denota una mancata programmazione, che avrebbe dovuto garantire l’indizione di una gara a doppio oggetto come previsto dalla normativa (D.Lgs. 201/2022). Inoltre, l’ANAC ha criticato la carente supervisione e vigilanza da parte del Consorzio di bacino, con l’esito di non rispettare la necessaria evidenza pubblica nelle assegnazioni contrattuali, che deve evitare pratiche arbitrariamente limitanti o fraudolente.
In sintesi, l’ANAC ha richiesto una revisione delle pratiche contrattuali e ha sottolineato la necessità di una gestione trasparente e conforme alla legge per evitare malversazioni e distorsioni nel processo di affidamento pubblico.