Incendi boschivi, pubblicato il rapporto ISPRA: Sicilia, Sardegna e Calabria le Regioni più colpite
L’ISPRA diffonde i dati aggiornati: 514 km² di superficie colpita, in calo rispetto agli anni precedenti, ma con effetti significativi su foreste e aree protette
23 GIUGNO 2025
Con un comunicato datato 16 giugno 2025, l’ISPRA presenta i dati della propria attività svolta nell’ambito delle osservazioni e dei monitoraggi degli impatti dei grandi incendi boschivi sugli ecosistemi, che evidenziano come, durante il 2024, l’Italia sia stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 514 km² — quasi la metà del territorio del Comune di Roma Capitale — di cui il 20% era composto da ecosistemi forestali.
Nonostante l’estensione considerevole, gli incendi avvenuti nel 2024 risultano comunque meno gravi rispetto agli anni precedenti: la superficie totale colpita si attesta sui due terzi del valore medio del periodo 2018-2023, segnando un calo del 52% rispetto al 2023. I boschi bruciati sono rappresentati soprattutto da leccete e macchia mediterranea, seguiti da boschi decidui e conifere. Tutti i dati sono consultabili e scaricabili alla pagina Ecosistemi ed incendi boschivi in Italia dell’ISPRA.
Distribuzione geografica e aree più colpite
Nonostante il miglioramento complessivo, ben 16 regioni su 20 hanno comunque subito incendi significativi. La Sicilia, la Calabria e la Sardegna da sole rappresentano oltre due terzi della superficie forestale bruciata. La provincia di Reggio Calabria emerge come la più colpita, con 10,3 km² di boschi distrutti, seguita da Cosenza e Nuoro. Un dato allarmante è che quasi un terzo delle aree forestali colpite si trovava all’interno di siti protetti, inclusi numerosi appartenenti alla rete Natura 2000, evidenziando così la vulnerabilità anche degli ecosistemi più tutelati. Le osservazioni satellitari e le analisi condotte con tecnologie di machine learning permettono oggi una mappatura dettagliata e omogenea del fenomeno, essenziale per la pianificazione degli interventi.
La situazione nel 2025
I primi sei mesi del 2025 mostrano, almeno per ora, una situazione relativamente contenuta: dal 1° gennaio al 9 giugno sono andati in fumo 34 km², con la Calabria ancora una volta al primo posto per danni, seguita dal Trentino-Alto Adige. L’ISPRA conferma l’importanza del proprio lavoro di monitoraggio, mirato a supportare le politiche di conservazione e ripristino degli ecosistemi terrestri. Tutti i dati sono pubblicamente accessibili sulla pagina dedicata “Ecosistemi ed incendi boschivi in Italia” del sito ISPRA, che fornisce mappe, serie storiche e strumenti informativi a beneficio di amministratori, ricercatori e cittadini.