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Il Piano Nazionale per la Qualità dell’Aria: 2,4 miliardi per ridurre l'inquinamento e tutelare la salute

Con una nota del 20 giugno il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica annuncia che è stato adottato il Piano di azione, quale strumento strategico per il contrasto all’inquinamento atmosferico

26 GIUGNO 2025

Lo scorso 20 giugno 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano Nazionale per la Qualità dell’Aria, un passo fondamentale per contrastare l’inquinamento atmosferico e adeguare l’Italia agli obblighi europei in materia ambientale. Il piano è frutto del lavoro della Cabina di Regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio, e nasce da un percorso condiviso con le Regioni e i Ministeri competenti.
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che il piano, pur essendo ambizioso, è realistico e rappresenta un impegno comune non più rinviabile per la tutela della salute, la sostenibilità ambientale e la compatibilità economico-finanziaria. Pichetto ha sottolineato che migliorare la qualità dell’aria è una necessità per tutti, cittadini e imprese, con l’obiettivo di rispondere concretamente alle sfide poste dalla normativa europea.

La dotazione finanziaria

Il Piano prevede una dotazione finanziaria di circa 2,4 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Gli interventi saranno focalizzati su quattro ambiti principali: la promozione di tecniche agricole a basso impatto ambientale, investimenti per la mobilità sostenibile, l’efficienza degli impianti di riscaldamento civile e campagne informative rivolte ai cittadini.
Le misure più rilevanti includono 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti di mobilità sostenibile, sconti sugli oneri di sistema elettrici per ridurre le emissioni delle navi nei porti, e il rafforzamento dei controlli sugli impianti obsoleti a biomassa. Inoltre, il piano introduce un sistema di monitoraggio che coinvolgerà amministrazioni centrali, regionali e locali, creando una nuova governance per la qualità dell’aria basata su integrazione, responsabilità e partecipazione.