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Terra dei fuochi: le nuove misure per l’emergenza ambientale e il contrasto ai rifiuti illeciti

Il dossier del Servizio studi di Camera e Senato sul relativo decreto legge all’esame al Parlamento
 
 
 
 

15 SETTEMBRE 2025

Il decreto legge esaminato dal Senato si inserisce in un contesto di forte criticità ambientale e sociale. L’area denominata Terra dei fuochi, tristemente nota per i roghi e gli sversamenti illeciti di rifiuti, continua a rappresentare una priorità per il legislatore. A ciò si aggiunge la necessità di predisporre strumenti rapidi ed efficaci per assistere le popolazioni colpite da calamità naturali, sempre più frequenti e gravi. Il dossier chiarisce come la ratio del provvedimento sia duplice: contrastare l’illegalità nel settore dei rifiuti e garantire un sostegno immediato alle comunità in difficoltà. Per i funzionari pubblici ciò significa lavorare all’interno di un quadro normativo d’urgenza, con deroghe e procedure speciali, ma sempre nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza.

La pronuncia della Corte EDU

La Corte europea per i diritti dell’uomo si è espressa duramente contro l’operato italiano in materia di gestione e tutela ambientale. La sentenza del 30 gennaio 2025, successivamente delineata come sentenza pilota, che prende piede dal ricorso di molti cittadini italiani residenti nella c.d. Terra dei fuochi, ammalatisi di tumore o parenti di persone ammalatesi e morte per patologie oncologiche. La Corte detta alcuni spunti
operativi cui l’Italia dovrà attenersi:
  • Mettere in atto entro due anni dalla data di notifica della sentenza, una strategia complessiva e coerente per la bonifica dei siti e per la prevenzione dei pericoli per la salute;
  • Istituire un’autorità indipendente per il relativo monitoraggio;
  • Creare una piattaforma informativa accessibile al pubblico.

Contrasto ai traffici illeciti e bonifiche

Il cuore del decreto riguarda il rafforzamento degli strumenti di prevenzione e repressione in materia ambientale. Sul piano operativo, viene potenziata la cooperazione interistituzionale tra Enti locali, forze dell’ordine e magistratura. Sono previste sanzioni più severe per i traffici illeciti di rifiuti e misure straordinarie per la bonifica della Terra dei fuochi. Gli uffici tecnici e i servizi ambiente degli Enti locali avranno un ruolo chiave nella segnalazione delle criticità e nella rendicontazione delle risorse destinate agli appalti di bonifica. In parallelo, le strutture sanitarie territoriali saranno chiamate a monitorare gli effetti sulla salute dei cittadini, con dati epidemiologici integrati nei piani di intervento.

Assistenza post-calamità e ricadute operative

Il decreto introduce inoltre strumenti rapidi per sostenere le popolazioni colpite da eventi calamitosi. Viene rafforzato il ruolo della Protezione civile, con procedure semplificate per l’erogazione di aiuti e fondi emergenziali a disposizione degli Enti locali. Le Amministrazioni comunali e regionali potranno attivare deroghe ai vincoli di bilancio, ma restano vincolate a obblighi di trasparenza e pubblicazione online dei criteri di erogazione. Per i dipendenti pubblici ciò implica aggiornare i piani di emergenza e rafforzare i controlli interni sugli affidamenti diretti, evitando abusi in fase di urgenza. La prospettiva che emerge è chiara: consolidare la capacità amministrativa degli Enti, garantendo tempestività d’azione senza rinunciare alla legalità e alla responsabilità verso i cittadini.