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I candidati della capitale italiana della cultura 2028

23 Città e Unioni di Comuni in lista per ottenere il titolo. Entro il 18 dicembre 2025 saranno selezionate dieci finaliste

6 OTTOBRE 2025

Il Ministero della Cultura ha reso pubbliche le 23 Città e Unioni di Comuni in lista per ottenere il titolo di Capitale italiana della Cultura 2028. Le candidature presentate al Ministero della Cultura contengono uno stratificato assetto di progetti culturali che valorizzano patrimonio artistico e rafforzano le singole identità territoriali.
Ogni candidatura è integrata di un progetto di durata annuale, completo di: un cronoprogramma dettagliato e un piano economico-finanziario volto a garantire la sostenibilità delle iniziative.
 
Le proposte, afferma il comunicato del Ministero “rappresentano visioni strategiche che puntano a promuovere la cultura come leva di partecipazione civica, sviluppo e innovazione”. I dossier saranno valutati da una commissione di sette esperti indipendenti nei settori della cultura, dell’arte e della valorizzazione territoriale. Entro il 18 dicembre 2025 saranno selezionate dieci finaliste. A questo punto l’iter prevede che, entro il 12 marzo 2026, i finalisti partecipino ad audizioni pubbliche per presentare i loro progetti e rispondere alle domande della giuria. La scelta definitiva sarà annunciata entro il 27 marzo 2026, quando la Commissione indicherà al Ministro della Cultura la città vincitrice.
 

I candidati


– Anagni (FR)- “Hernica Saxa. Dove la storia lega, la cultura unisce”; 
– Ancona – “Ancona. Questo adesso”;
– Bacoli (NA) – “Il futuro parte da una scossa”; 
– Benevento – “Attraversare l’invisibile”;
– Catania – “Catania continua”; 
– Colle di Val d’Elsa (SI) – “Colle28. Per tutti, dappertutto”; 
– Fiesole (FI) – “Dialoghi tra terra e cielo”; 
– Forlì – “I sentieri della bellezza”; 
– Galatina (LE) – “Il sogno dei luoghi”;
– Gioia Tauro (RC)- “La cultura è Gioia”;
– Gravina in Puglia (BA)- “Radici al futuro”;
– Massa – “La Luna, la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”;
– Mirabella Eclano (AV) – “L’Appia dei popoli”; 
– Moncalieri (TO)- “La periferia fa centro”;
– Pieve di Soligo (TV) – “Io Siamo”;
– Pomezia (RM) – “Dal mito di Enea alle città di fondazione”;
– Rozzano (MI) – “La cultura oltre i luoghi comuni”;
– Sala Consilina (SA) – “Un ponte tra storia e futuro”;
– Sarzana (SP)- “L’impavida. Crocevia del futuro”;
– Tarquinia (VT) – “La cultura è volo”;
– Unione dei Comuni della Città Caudina – “Terra futura. Europa abita qui”;
– Valeggio sul Mincio (VR) – “Coltiviamo le persone”;
– Vieste (FG) – “L’anima bianca della Puglia”;

Il premio

La Capitale italiana della Cultura 2028 riceverà un contributo di un milione di euro per trasformare il proprio progetto in un programma concreto e di impatto culturale e sociale duraturo.
Attualmente, il titolo è detenuto da Agrigento (2025) con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, mentre nel 2026 sarà la volta de L’Aquila e nel 2027 di Pordenone.
Parallelamente, il Ministero, attraverso il Dipartimento per le Attività culturali, promuove anche il titolo di Capitale Italiana del Libro, assegnato annualmente a una città impegnata nella promozione della lettura e dell’editoria, e la Capitale italiana dell’arte contemporanea.