
Velox ed omologazione delle apparecchiature di rilevamento della velocità
10 FEBBRAIO 2025
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha inviato ai sindaci italiani una lettera per fare chiarezza sulla questione dell’omologazione e approvazione degli autovelox, alla luce della recente circolare del Ministero dell’Interno 23 gennaio 2025. L’obiettivo è garantire un’applicazione uniforme della normativa e fornire agli enti locali indicazioni operative per evitare contenziosi.
Un dibattito giuridico complesso
Il tema della validità delle multe elevate tramite autovelox ha riacceso il dibattito sulla distinzione tra “omologazione” e “approvazione” delle apparecchiature di rilevamento della velocità.
Il Codice della Strada, all’art. 142 comma 6, stabilisce che solo le apparecchiature “debitamente omologate” possano costituire fonte di prova per le violazioni dei limiti di velocità. Tuttavia, il Regolamento di esecuzione del Codice e diverse note ministeriali hanno introdotto anche il concetto di “approvazione”.
Questa differenza terminologica ha generato un significativo contenzioso amministrativo, culminato nelle sentenze della Corte di Cassazione del maggio e luglio 2024 (Ordinanza Corte di Cassazione Sezione civile 18/4/2024 n. 10505 – Ordinanza Corte di Cassazione Civile sez. II 26/7/2024 n. 20913), che hanno stabilito i due termini non equiparabili.
Il parere dell’Avvocatura Generale e la circolare ministeriale
Per fare chiarezza sulla questione, il Ministero ha avviato un confronto con l’Avvocatura Generale dello Stato, il cui parere del 18 dicembre 2024 ha prospettato la sostanziale piena omogeneità ed identità tra le procedure tecnico-amministrative che sono alla base sia dell’omologazione, che dell’approvazione, divergendo queste esclusivamente per un dato meramente formale.
Alla luce di tale orientamento, il Ministero dell’Interno ha emesso la circolare 23 gennaio 2025 , invitando le Prefetture e gli enti locali a tenere conto di questa interpretazione. In particolare, nei procedimenti giudiziari, sarà cruciale depositare il decreto di approvazione dell’apparecchiatura specifica e ogni ulteriore documentazione utile a dimostrarne la conformità tecnica.
Implicazioni pratiche per enti locali e forze dell’ordine
Per evitare incertezze e garantire un’interpretazione uniforme, è stato istituito un Tavolo Tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo organismo, che riunisce rappresentanti del Ministero dell’Interno, dell’ANCI e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, avrà il compito di definire le procedure per l’omologazione del prototipo, la tarature e le verifiche di funzionalità dei dispositivi, delle apparecchiature e dei mezzi tecnici di cui all’art. 201 comma 1 bis lett. e) ed f) del Codice della strada per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità ai sensi dell’art. 142 Codice della Strada.
Nelle more delle attività di tale Tavolo tecnico, il Ministero dell’Interno invita ad attenersi alle indicazioni fornite dall’Avvocatura Generale dello Stato.