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IL CASO – ingrosso – deposito – destinazione d’uso

17 SETTEMBRE 2019

D: Un artigiano con attività di friggitoria da asporto intenderebbe effettuare la vendita dei propri prodotti artigianali al domicilio del consumatore con ordini telefonici e pagamento alla consegna. All’interno dei locali di produzione è stata anche avviata un’attività secondaria di commercio al dettaglio di vicinato per vendita di bibite. Si chiede se tale figura artigianale possa effettuare la vendita al domicilio della clientela oltrechè delle bibite anche dei prodotti di propria produzione (prodotti di friggitoria) e quali siano le eventuali giuste procedure autorizzatorie.

R: Non si tratta di vendita al domicilio dell’acquirente ma di servizio aggiuntivo alla vendita dei propri prodotti,  consistente nella consegna del prodotto direttamente al domicilio dell’acquirente, infatti il contratto di vendita si concretizza nel momento in cui il cliente, a mezzo telefono, conferma l’acquisto del prodotto e l’artigiano provvede a recapitare il prodotto già acquistato. Si tratterebbe di vendita al domicilio dell’acquirente se fosse l’artigiano a recarsi al domicilio del  probabile cliente per tentare la vendita dei propri  prodotti.