News

Concessioni demaniali marittime: aggiornati per il 2025 i canoni annui

23 OTTOBRE 2025

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 246 del 22 ottobre 2025, è stato pubblicato il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 18 settembre 2025, recante “Aggiornamenti, relativi all’anno 2025, delle misure unitarie dei canoni per le concessioni demaniali marittime“.

Il decreto ha aggiornato le misure unitarie dei canoni per le concessioni demaniali marittime relative all’anno 2025. La variazione prevede una riduzione dello 0,65% rispetto ai valori del 2024, con l’adeguamento della misura minima del canone a 3.204,53 euro. È inoltre disposto un aumento del 10% dei canoni unitari a partire dal 1° aprile 2025, in attuazione dell’art. 4, comma 11, della legge n. 118/2022. Il decreto annulla il precedente provvedimento del 2024 per errore materiale e ne sostituisce integralmente gli effetti.
 
Aggiornamento dei canoni per il 2025
 
Il Decreto stabilisce l’aggiornamento delle misure unitarie dei canoni annui relativi alle concessioni demaniali marittime per l’anno 2025.
L’adeguamento avviene applicando una riduzione dello 0,65% rispetto alle tariffe vigenti nel 2024. Le nuove misure unitarie costituiranno la base di calcolo per la determinazione dei canoni dovuti per le concessioni rilasciate o rinnovate a partire dal 1° gennaio 2025.
La riduzione trova applicazione anche per le concessioni in corso, comprese quelle rilasciate in anni precedenti, assicurando omogeneità di trattamento tra i concessionari.
 
La misura minima del canone e gli adeguamenti normativi
 
Il provvedimento conferma l’applicazione della misura minima di canone già prevista dall’art. 100, comma 4, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126.
L’importo minimo, pari nel 2024 a 3.225,50 euro, viene rideterminato per il 2025 a 3.204,53 euro, con effetto dal 1° gennaio 2025.
Tale importo si applica a tutte le concessioni per le quali il canone annuo risulti inferiore al limite indicato, assicurando così una soglia minima uniforme a livello nazionale.
Il decreto recepisce inoltre le disposizioni del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito con modificazioni dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, e coordina le previsioni con quanto disposto dall’art. 4, comma 11, della legge 5 agosto 2022, n. 118, in base al quale, dal 1° aprile 2025, gli importi unitari dei canoni per determinate tipologie di concessioni saranno aumentati del 10%.
 
Annullamento del decreto 2024 e sostituzione integrale
 
L’articolo 2 del nuovo decreto dispone l’annullamento d’ufficio, ai sensi dell’art. 21-novies della legge 7 agosto 1990, n. 241, del precedente provvedimento di aggiornamento dei canoni relativo al 2025, registrato alla Corte dei conti con n. 218 del 18 dicembre 2024.
La misura si è resa necessaria per correggere un errore tecnico intervenuto nella fase di registrazione.
Il nuovo decreto sostituisce integralmente il provvedimento annullato e sarà trasmesso nuovamente alla Corte dei conti per la registrazione e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.