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Consiglio di Stato: impugnazione immediata del bando di gara

16 OTTOBRE 2020

Nella sentenza n. 5746 del 30 settembre 2020 il Consiglio di Stato afferma che quando le regole della lex specialis non impediscono la presentazione dell’offerta non vi sono margini per l'impugnazione immediata del bando di gara, in quanto non si riscontra un’immediata lesione della sfera giuridica dell’interessato: la partecipazione alla gara stessa, infatti, non impedisce ai concorrenti di dedurre comunque il carattere lesivo delle disposizioni del bando in sede di impugnazione del provvedimento di aggiudicazione (nel caso specifico, i giudici ritengono che la configurazione dei lotti in cui è suddiviso l'appalto non genera alcun effetto preclusivo e non può, dunque, ricondursi alla categoria delle clausole cd. “escludenti”); ribadendo che l’onere di impugnazione immediata delle clausole del bando deve ritenersi circoscritto a quelle impeditive della partecipazione alla gara o impositive di oneri manifestamente incomprensibili o del tutto sproporzionati, i giudici aggiungono che tra gli elementi immediatamente impugnabili non può rientrare neppure l’atto di nomina della commissione di gara.