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Consiglio di Stato: i patti di integrità riguardano solo l'operatore economico

24 GIUGNO 2019

Nella sentenza n. 3583 del 29 maggio 2019 il Consiglio di Stato si esprime in materia di patti di integrità (condizioni generali di contratto predisposte dalla stazione appaltante e accettate dall'impresa concorrente con la finalità di ampliare gli impegni cui si obbliga il concorrente), precisando che essi impegnano l’operatore economico concorrente, certo non i dipendenti dell’amministrazione pubblica che, per il ruolo rivestito, sono tenuti ad un comportamento leale, corretto e trasparente, sottraendosi a qualsiasi tentativo di corruzione o condizionamento dell'aggiudicazione del contratto (ciò che si richiede anche all’operatore con il predetto patto di integrità): per tale motivo, è del tutto irrilevante che nel patto non sia previsto il potere di annullamento in autotutela degli atti di gara per accertato turbamento della regolarità della procedura in dipendenza di condotte fraudolente di dipendenti dell’amministrazione, poichè si tratta, come detto, di strumenti negoziali rivolti ad ampliare gli impegni dell’operatore economico, non certo a restringere i poteri dell’amministrazione.

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