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Opere pubbliche, contraente generale: istituto che non funziona

La figura del contraente generale, introdotta per accelerare e snellire i tempi delle opere pubbliche strategiche, non ha funzionato.

1 OTTOBRE 2021

E’ quanto emerge dall’ampia casistica di vigilanza dell’Autorità nazionale Anticorruzione. Un esempio eclatante di tale fallimento viene fornita dall’indagine svolta dall’Autorità Anticorruzione sui lavori di Anas per la strada statale 106 Jonica, con particolare riguardo all’innesto con la SS 534 a Roseto Capo Spulico.

Dai controlli effettuati da Anac sull’opera emerge un rilevante aumento del costo complessivo dell’intervento, e ritardi enormi nella realizzazione. Il ricorso alla figura del contraente generale non ha consentito nel caso della statale 106 Jonica, come in numerosi altri casi vigilati dall’Autorità, di eseguire l’appalto nel rispetto né degli importi previsti, né nelle tempistiche concordate. In base a quanto emerge dalle indagini Anac – che ha affrontato il caso nella seduta del Consiglio del 15 settembre 2021 – già al momento della progettazione esecutiva, il costo contrattuale era aumentato da 790 milioni (previsti nel contratto del 12 marzo 2012) a 980 milioni, con un aumento del 24%; mentre il valore complessivo dell’investimento è passato da 1 miliardo e 200 milioni a 1 miliardo e 300 milioni.

Oltre all’aumento di costi, Anac ha registrato anche un deciso ritardo nell’avvio dell’opera dovuta alla più complessa progettazione esecutiva, portando alla consegna dei lavori in data 19 maggio 2020. Questo a fronte di un contratto del 12 marzo 2012 che prevedeva 450 giorni per la conclusione della progettazione esecutiva.  Inoltre, per l’attività di progettazione svolta dal general contractor si è andati incontro a un contenzioso, riguardante il pagamento di un maggiore importo.

Il ricorso al contraente generale (che dovrebbe essere un soggetto particolarmente qualificato che assume su di sé oneri e responsabilità di cui si dovrebbe spogliare l’amministrazione che delega il contraente stesso) non ha agevolato l’esecuzione dell’appalto, né ha consentito di rispettare gli impegni originariamente assunti. Per i ritardi nella consegna della progettazione, Anas ha già provveduto a detrarre una penale di 1 milione e mezzo su un costo complessivo della progettazione del tratto considerato di poco inferiore ai 20 milioni di euro.