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Opere pubbliche: introdotta la compensazione per i costi dovuti agli aumenti dei prezzi dei materiali

14 DICEMBRE 2021

Gli operatori economici titolari di contratti pubblici potranno domandare alle stazioni appaltanti la compensazione per i maggiori costi sostenuti a seguito degli aumenti dei prezzi dei materiali, dovendo però indicare la quantità delle risorse impiegate. Questa è una delle principali novità introdotte dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili dell'11 novembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, provvedimento che affronta l’aumento dei prezzi dei principali materiali da costruzione registrato nel primo semestre del 2021 rispetto alla media dei prezzi del 2020.

Tali variazioni, elaborate dai competenti uffici del Ministero e riportate all’interno della tabella allegata, hanno ricevuto l’approvazione a maggioranza da parte della “Commissione consultiva centrale per il rilevamento del costo dei materiali da costruzione”, cui partecipano rappresentanti del Ministero, delle stazioni appaltanti e degli operatori di settore. Sempre per le stazioni appaltanti, si prevede che le stesse possano provvedere al pagamento dei relativi oneri, potendo comunque usufruire del Fondo da 100 milioni di euro costituto presso il MIMS qualora dichiarino di non disporre delle risorse sufficienti. In particolare, il provvedimento affronta la variazione di prezzo dell’acciaio, superiore al 40% e preoccupante soprattutto in relazione ad alcuni specifici materiali, come le lamiere in acciaio di qualsiasi spessore lisce, piane e striate e per i nastri per manufatti o barriere stradali: in questo caso, l’aumento arriva rispettivamente al 59,37% e al 76,43%.