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Consiglio di Stato: qualificazione del contratto di appalto

18 MARZO 2022

Nella sentenza n. 898 dell' 8 febbraio 2022 il Consiglio di Stato si esprime in merito alla corretta qualificazione di un appalto, che prescinde dalla terminologia utilizzata dalla stazione appaltante, dovendo invece essere verificato che qualora nel contratto sia previsto l’acquisto di un bene e, unitamente a questo, l’esecuzione a carico del contraente di lavori di posa in opera e di installazione con carattere accessorio, il contratto va qualificato come “appalto pubblico di fornitura” e non come “contratto misto di appalto”, situazione che si verifica ogniqualvolta i lavori posti a carico del contraente siano concepiti quali opere indispensabili al corretto funzionamento del bene acquistato, per essere, in tal caso, la causa del contratto inequivocabilmente diretta a poter disporre del bene e servirsene al meglio, piuttosto che a dar luogo alla realizzazione di una nuova opera pubblica, il che peraltro comporta la necessità di indagare la volontà dei contraenti.