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Uno, nessuno e centomila gravi illeciti professionali: la “cangiante” rilevanza temporale delle condanne penali non definitive

19 MAGGIO 2022

La condanna penale non definitiva a carico dell’operatore economico non rileva quale grave illecito professionale ex art. 80, comma 5, lett. c), d.lgs. n. 50/2016, laddove il fatto sia stato commesso più di tre anni prima dell’indizione della gara, in virtù della diretta applicabilità dell’art. 57, par. 7, della direttiva 2014/24/UE.

1. Il caso di specie e la decisione del TAR Campania

Nel 2021 la società ricorrente partecipava a una procedura di gara telematica indetta da un Comune, ai sensi del Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i., per l’affidamento di lavori di importo inferiore alla soglia UE.

Dopo aver presentato i chiarimenti richiesti dalla stazione appaltante in ordine alle dichiarazioni rese nell’ambito della procedura de qua, detta società veniva esclusa dalla gara ai sensi dell’art. 80, comma 5, lett. c), d.lgs. n. 50/2016, a causa della sussistenza di una sentenza non definitiva a carico del suo legale rappresentante, condannato in primo grado alla pena di tre anni di reclusione per la violazione delle norme antinfortunistiche che aveva determinato la caduta e quindi il decesso di un operaio edile in data 11.04.2015.

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