30 APRILE 2025

Con nota del 10 aprile l'Anac ha pubblicato la delibera n. 130 del 2 aprile 2025, in cui afferma che, in una procedura d’appalto, le clausole territoriali sono legittime se non costituiscono requisiti di partecipazione ma criteri premiali di valutazione dell’offerta, fermo restando che la scelta di tali criteri è, comunque, rimessa alla discrezionalità della stazione appaltante, sindacabile solo in caso di palese illogicità, incongruità o irrazionalità dei criteri adottati.
L'Autorità ricorda infatti che il nuovo Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023) prevede la possibilità di introdurre clausole territoriali (clausole relative alla vicinanza delle sedi dell’operatore economico con il luogo di esecuzione del servizio) solo quali criteri premiali da valorizzare nell’offerta tecnica (art. 108) e non anche quale requisito di partecipazione, deponendo in tal senso sia i principi codicistici (artt. 3, 4 e 10) sia le disposizioni sui requisiti di partecipazione (art. 100), che richiedono di tenere conto della necessità di garantire la massima apertura al mercato.