
Affidamento non conforme: Anac boccia gara del Consiglio regionale della Campania
21 MAGGIO 2025
Prescrizioni troppo stringenti e indicazioni incoerenti nella procedura aperta bandita dal Consiglio regionale della Campania per l’affidamento del servizio di presidio tecnologico degli impianti elettrici, di raffrescamento/riscaldamento e idrico sanitario di un fabbricato della sede dell’ente, per un valore complessivo stimato di circa 1,2 milioni di euro.
A seguito delle istanze presentate da due operatori economici, l’Autorità ha rilevato la presenza di requisiti di partecipazione sproporzionati e non giustificati rispetto all’importo della gara. In particolare, il disciplinare richiedeva un fatturato globale annuo di 1,5 milioni di euro – 7,5 volte l’importo annuale del contratto – e lo svolgimento di un servizio analogo di almeno un milione di euro in un solo esercizio, per un unico committente. Prescrizioni ritenute irragionevoli, in contrasto con l’art. 100 del d.lgs. 36/2023, che stabilisce criteri proporzionati e attinenti all’oggetto del contratto, favorendo l’accesso delle micro, piccole e medie imprese.
Ulteriori criticità riguardano la mancata chiarezza sull’importo soggetto a ribasso (indicato in modo contraddittorio tra i vari documenti di gara) e l’omessa indicazione dei costi della manodopera e del contratto collettivo nazionale applicato, elementi obbligatori per la corretta formulazione dell’offerta.
Anche l’impostazione dell’affidamento – che prevede attività di manutenzione e fornitura di mezzi e attrezzature da parte dell’appaltatore – risulta incompatibile con la dichiarata natura esclusivamente “di manodopera” del servizio, rendendo incongruente la base d’asta.
Anac ha dunque ritenuto la lex specialis non conforme alla normativa di settore e ha invitato la stazione appaltante ad annullare la gara, con possibilità di riproporla correggendo le criticità rilevate.