29 SETTEMBRE 2025
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 23 settembre 2025, n. 132 (“Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”), l’Italia si dota di una cornice normativa nazionale sull’intelligenza artificiale, ponendosi in una posizione di avanguardia ma aprendo al contempo un complesso dialogo con il Regolamento europeo (AI Act).
La legge, che entrerà in vigore il 10 ottobre, interviene su settori strategici e introduce importanti deleghe al Governo, delineando un approccio “antropocentrico” che mira a bilanciare innovazione e tutela dei diritti fondamentali.
La nuova legge italiana sull’intelligenza artificiale (L. 132/2025) rappresenta un intervento normativo ambizioso. Non si limita a recepire i principi dell’AI Act europeo, ma introduce una disciplina specifica per settori chiave e delega al Governo il compito di definire aspetti cruciali, dall’addestramento degli algoritmi alla responsabilità civile.
L’obiettivo dichiarato è promuovere uno sviluppo dell’IA che sia sicuro, affidabile, trasparente e rispettoso della dignità umana, ma l’articolato normativo presenta tanto punti di forza quanto potenziali criticità.