E0308WEB
Pratica
14 GENNAIO 2025
l’introduzione di questo istituto deflativo del contenzioso consente ai contribuenti di sanare posizioni debitorie, prima della contestazione da parte dell’ente impositore, con l’applicazione di sanzioni assai contenute. Ad opera del D.Lgs. n. 87/2024, la sanzione per omesso versamento, utilizzata per questo istituto, è stata ridotta dal 30% al 25% per le violazioni commesse (e non per gli atti emessi) a decorrere dal 1° settembre 2024. La pratica è stata aggiornata proponendo un foglio elettronico per il calcolo, con la possibilità di applicare le vecchie e le nuove sanzioni, sulla base del momento in cui è stata commessa la violazione.
12 FEBBRAIO 2024
il prodotto è stato aggiornato per l’applicazione del ravvedimento lungo, compresa l’introduzione della possibilità di presentare la dichiarazione integrativa.
9 GENNAIO 2023
il prodotto è stato aggiornato, al fine di revisionare i fogli di calcolo del ravvedimento operoso, con l’aggiornamento del nuovo tasso legale. L’istituto costituisce un importante strumento per contenere il sorgere del contenzioso e, nell’intento di adottare un comportamento di compliance con i contribuenti, è stato introdotto il ravvedimento per la presentazione della dichiarazione “integrativa”, analogamente a quanto già applicato dall’Agenzia del Entrate. La pratica, corredata anche dalla relazione del responsabile del servizio, individua le motivazioni a supporto dell’opportunità di ampliare il ravvedimento operoso. La relazione proposta può essere utile per ragguagliare l’Amministrazione e/o il responsabile del Servizio finanziario, circa lo scenario normativo e giurisprudenziale in cui l’ufficio tributi si trova ad operare, illustrando le modalità che possono incrementare il grado di riscossione dell’ente.
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