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L’accertamento con adesione necessita anche della garanzia quando prevista dalla legge

14 GIUGNO 2019

La Corte di Cassazione (sentenza n. 14953/2019), nel giudicare una pronuncia di merito che aveva ritenuto legittimo l’accertamento con adesione regolarmente pagato ma privo di polizza fideiussoria, ha richiamato l’orientamento secondo cui , «in materia di accertamento con adesione del contribuente, ai sensi dell’art. 8 del d.lgs. n. 218 del 1997, il pagamento della prima rata e la prestazione della garanzia non costituiscono mera modalità di esecuzione della procedura bensì presupposto fondamentale ed imprescindibile di efficacia della stessa: ne consegue che, quando sia stata omessa la prestazione della garanzia prevista dalla legge, in caso di pagamento rateale, i futuri pagamenti non possono essere rimessi alla sola diligenza del debitore, per cui la procedura non può dirsi perfezionata e permane, nella sua integrità, l’originaria pretesa tributaria oggetto di accertamento, da impugnare in via autonoma» (Cass. n. 13143 del 25/05/2018; Cass. n. 13750 del 31/05/2013; Cass. n. 26681 del 18/12/2009), né rileva in alcun modo che le rate siano state successivamente versate (Cass. n. 8628 del 30/05/2012).