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Non è esente dall’IMU l’ente religioso che concede in comodato l’immobile ad altro ente non commerciale

18 FEBBRAIO 2021

Non può essere esonerato dall’IMU l’ente religioso che concede in comodato il proprio immobile ad altro ente non commerciale. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza n. 1030 del 20/1/2021, accogliendo il ricorso di un Comune e ribaltando l’esito del giudizio di merito.

Nel caso in esame la Commissione Tributaria Regionale accoglieva l’appello dell’Ente religioso dando che una porzione dell’immobile veniva gestita da un’associazione sportiva in forza di rapporto di comodato gratuito. La CTR ha ritenuto che l’ente ecclesiastico poteva usufruire del trattamento esentativo di cui all’art. 7, comma 1° del d.lvo 504/1992 affermando, sulla scorta della risoluzione nr. 4/DF del 4.3.2013 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che “l’ente deve beneficiare dell’esenzione nel caso in cui abbia concesso gratuitamente l’immobile ad un soggetto che a sua volta non ritrae alcun reddito da tale concessione gratuita posto che il comodante, nel caso in cui avesse utilizzato direttamente l’immobile per lo svolgimento di una delle attività meritevoli di esenzione, avrebbe sicuramente beneficiato dell’esenzione del tributo”.