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La legge di bilancio 2023 interviene sull’imposta di soggiorno per i comuni capoluogo di provincia a forte vocazione turistica

23 GENNAIO 2023

Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio 2023 (n. 197 del 29/12/2022) vi è anche quella riguardante l’imposta di soggiorno per i comuni capoluogo di provincia a forte vocazione turistica, che potranno aumentare le tariffe fino a un massimo di 10 euro a notte (rispetto al vigente limite massimo di 5 euro).

Occorre ricordare che negli ultimi tre anni il legislatore ha inciso profondamente sull’applicazione del tributo. In particolare, i gestori delle strutture ricettive sono passati da un ruolo ausiliario, limitato allo svolgimento di compiti meramente strumentali all’e­sazione del tributo, ad un ruolo attivo di responsabili del versamento dell’im­posta (d.l. 34/2020) anche per il periodo precedente al 19 maggio 2020, data di entrata in vigore del d.l. 34/2020, come recentemente disposto da una nor­ma di interpretazione autentica (avente quindi efficacia retroattiva) introdot­ta dalla legge n. 215/2021, di conversione del d.l. 146/2021.

Resta comunque il dubbio sulla permanenza o meno della qualifica di agente contabile per le strutture ricettive, questione sulla quale dobbiamo re­gistrare un contrasto tra le diverse sezioni regionali della Corte dei Conti e che andrebbe risolta quanto prima possibile al fine di eliminare i dubbi sugli adempimenti a carico di gestori e comuni.