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Spalmadebiti: per ora 500 milioni, ma è un pasticcio. Altri 2,2 miliardi ai Comuni, tornano i buoni spesa

1 GIUGNO 2021

Alla fine, il nuovo spalma-debiti non c’è nel Dl Sostegni bis. Come avevamo anticipato nel testo approvato in CdM si è deciso solo di riservare alle amministrazioni più colpite 500 milioni inizialmente destinati a rifinanziare il fondo per gli enti in deficit strutturale. Ma occorrerà un intervento più ampio, questo è evidente.

Intanto il Sostegni bis rinvia al 31 luglio i bilanci preventivi e consuntivi per gli enti interessati in varia misura dal problema (sono circa 1.400, di cui 800 appunto finiti sull’orlo del fallimento tra cui Comuni come Napoli o Torino), con l’ intenzione di ripescare nella legge di conversione un salvagente definitivo (in ogni caso tra fine luglio e inizio agosto).

Per ora, i 500 milioni sono riservati ai casi più gravi (circa 320 Comuni, tra cui Napoli che otterrebbe un terzo della dote), dove la drastica riduzione (da 30 anni a 3, o comunque entro la fine dei mandati amministrativi) dei tempi per coprire il deficit da anticipazioni di liquidità imporrebbe di accantonare una somma superiore al 10% delle entrate correnti 2019. E gli altri? Per ora il problema viene congelato con il rinvio dei bilanci al 31 luglio, che comporta in pratica un obbligo prolungato di gestione in dodicesimi piuttosto problematico per il rilancio di programmi e investimenti, nell’ attesa di sviluppi.