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Faq relative alle “novità sui tempi di pagamento dei debiti commerciali”

28 MAGGIO 2025

Nel confronto con la Ragioneria generale dello Stato, l’ANCI ha raccolto e organizzato i principali dubbi degli enti locali in tema di gestione finanziaria e obblighi amministrativi. Tra le questioni aperte, emergono con forza i dubbi sulla possibilità di sospendere i pagamenti delle fatture in presenza di irregolarità fiscali o contributive, in particolare quando è in corso la verifica del DURC.

 
L’Associazione dei Comuni ha infatti segnalato ufficialmente alla RGS quattro casi specifici nei quali, secondo l’interpretazione attuale, non è consentita la sospensione del pagamento durante l’attesa del DURC. Una rigidità normativa che, nei fatti, penalizza l’ente debitore: anche quando l’amministrazione agisce con tempestività, l’impossibilità di sospendere i termini di pagamento fa ricadere sull’ente le conseguenze di inadempienze imputabili al fornitore.
 
Un esempio emblematico riguarda il DURC irregolare: in questo caso, l’ente deve attivare l’intervento sostitutivo previsto dall’art. 11, comma 6, del Codice degli appalti. Una procedura con tempistiche incompatibili con i 30 giorni previsti per il pagamento dei debiti commerciali dal D.Lgs. 231/2002. Situazione analoga si verifica per le irregolarità fiscali, ai sensi dell’art. 48-bis del DPR 602/1973, in cui l’ente si trova nel ruolo di “terzo pignorato”.
Per questo, l’ANCI auspica l’introduzione di soluzioni alternative, come la qualificazione del debito come “non liquidabile” o “non commerciale”, al fine di evitare effetti distorsivi e responsabilità ingiustamente attribuite alle amministrazioni. In attesa di un riscontro ufficiale dalla RGS, i Comuni restano in attesa di chiarimenti che consentano una gestione più equa e lineare dei pagamenti.
 
>> Consulta: le FAQ :”Le novità sui tempi di pagamento dei debiti commerciali”.